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Lazio, tratti di mare a rischio malattie infettive: ecco dove non fare il bagno


Anche quest’anno l’ARPAL (Agenzia Regionale per l’Ambiente del Lazio) ha monitorato lo stato di salute dei mari del Lazio. Secondo i dati rilasciati quest’anno dall’Agenzia regionale per l’Ambiente, la balneabilità delle coste laziali è buona, se non addirittura ottima, in quasi tutti i tratti della costa regionale. Eppure ci sono dei punti cerchiati di rosso dove i livelli di Escherichia coli ed Enterococchi intestinali sono allarmanti. L’escherichia Coli è considerato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità uno dei principali indicatori di contaminazione fecale ed è all’origine di malattie infettive come tifo, salmonella ed epatite. Concordanti con i dati forniti dall’Arpac, che è un ente istituzionale, sono i dati forniti da Goletta Verde di Legambiente.
Provincia di Latina
·         Fondi. Tutti i lidi di Fondi sono considerati idonei alla balneazione. Da “Tre Lanterne” al “Camping Settebello”, passando per il Canale Pedemontano, la qualità delle acque del pontino è valutata eccellente dai tecnici dell’Arpa.
·         Formia. Assolutamente da evitare la zona del porto, foce fosso Tuoro, castello Miramare e foce rio Santacroce. L’insalubrità delle acque di Foce Rio Santacroce, a Gianola, è confermata anche da Goletta Verde. La contaminazione fecale di queste acque è accertata e potrebbe provocare la trasmissione di malattie infettive. Idonei gli altri lidi, tra cui Santojanni e Vindicio.
·         Gaeta. Bollate di rosso dall’Arpa tre zone costiere: la zona portuale, il lungomare Caboto (frequentatissimo dai turisti) e la costa da Punta Stendardo al torrente Pontone. Idonea alla balneazione la spiaggia di Serapo.
·         Latina. Non idonee alla balneazione le zone a ridosso delle foci fluviali, dove il livello di scarichi reflui e liquami è maggiore. Interdette in particolare tre zone: foce fiume Astura, foce Acque Alte e Rio Martino.
·         Minturno. Stessa situazione anche per Marina di Minturno. Il bollino verde della balneabilità non è stato concesso a tre lidi: foce Rio Capo D’Acqua, Porticciolo Rio Capo D’Acqua e nei pressi della foce del Garigliano. Idonee le altre spiagge di regola praticate dai turisti, tra cui il lido Aurora e Monte d’Argento.
·         Sabaudia e San Felice al Circeo. Tutti idonei i lidi di Sabaudia, da Torre Paola al lato destro di Rio Martino, e quelli di San Felice al Circeo, con un’unica eccezione per la zona portuale.
·         Sperlonga. Acque pulitissime anche per il litorale di Sperlonga, una delle mete privilegiate dai turisti laziali e campani. Il mare della perla del Mediterraneo non teme le analisi dell’Agenzia per l’Ambiente. Unica zona da evitare è quella del porto.
·         Terracina. Anche a Terracina lo stop dell’Arpa ai bagni scatta soltanto a ridosso delle foci fluviali, dove il livello di scarichi reflui è maggiore e la contaminazione fecale certa. Evitare dunque di tuffarsi nelle acque di Porto Badino, del porto di Terracina, nei pressi del depuratore (Tor. Gregoriana) e nello specchio d’acqua antistante Agostino a Mare.

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